GIBILTERRA E LE PRIME BARCHE AMICHE.
Scoprite il seguito del viaggio di Laurent, Bérangère e i loro due bambini a bordo della barca a vela Zanzibar…
Arrivo a gibilterra, alla scoperta di un crocevia tra due continenti molto diversi
Oggi attraversiamo lo stretto di Gibilterra. Niente vento, navighiamo in gran parte a motore. Verso lo stretto, una forte corrente ci spinge a 10Kn. Sulla destra scorgiamo la costa del Marocco, sulla sinistra la Spagna. Sul GPS appare una miriade di puntini luminosi, il segnale AIS dei vari cargo e barche che seguono questa rotta.
All’entrata della baia siamo accolti da tanti delfini che, come noi, si muovono a zigzag tra i cargo. Attracchiamo a Linea de la Conception (una città spagnola appena sopra Gibilterra). L’ormeggio non è neanche lontanamente un posto da sogno, tra gli scooter che vanno a tutta birra, il brontolio sordo dei cargo, l’odore di nafta, gli aerei che ci decollano e atteranno accanto, per non parlare poi dell’invasione di zanzare.
Se ci siamo fermati qui, non è né per la bellezza dello scalo né per questa città spagnola. Vogliamo vedere Gibilterra, questa enclave inglese nella punta sud della Spagna e dell’Europa. E poi abbiamo promesso ai bambini di andare a vedere le scimmie che vivono lassù in cima.
Per entrare nel territorio dobbiamo passare i controlli alla frontiera. Sentiamo ovunque una specie di dialetto che mescola inglese e spagnolo.
Passiamo nel bel mezzo della pista dell’aeroporto, che non ha potuto essere costruita altrove per mancanza di spazio, e ci dirigiamo verso la teleferica che ci porta in cima alla rocca. Appena usciti dalla cabina, ci ritoviamo faccia a faccia con un grosso babbuino che sembra divertito dal flusso incessante di turisti!
Il panorama è impressionnante: la città, il Mediterraneo da un lato, lo stretto dall’altro, la costa andalusa e il Marocco di fronte!!
I bambini, invece, sono piuttosto impressionati da questi babbuini selvatici che hanno trovato nei turisti un rifornimento permanente di cibo di ogni tipo, che rubano senza troppi scrupoli. Blanche si nasconde dietro le nostre gambe e Gabin vuole tornare nel marsupio.
Incontri e amici
Passiamo così qualche giorno ad aspettare vento da ovest per salpare nel Mediterraneo, ma anche l’arrivo di due famiglie, anche loro in barca a vela, che Laurent ha conosciuto su Facebook. Partiti da Sète, attraversano lo stretto in direzione dell’Atlantico.
Andiamo ad accoglierli sul molo con baci e abbracci come vecchi amici che si ritrovano dopo tanto tempo, e invece non ci conosciamo neanche. Incontriamo quindi Karemo, con a bordo Olivier, Marine, Guilhem e Philippine. E Gaia, con Adrien, Marine e Lazelo.
I bambini sono tutti contenti di trovare dei compagni e subito fanno loro vedere i loro giochi. Noi adulti ci invitiamo a vicenda per l’aperitivo, oppure a pranzo o a cena. C’è aria di festa, anche perché è il compleanno di Laurent, motivo in più per godersi questo momento!!
Questo incontro è ricco di scambi e di condivisione. I bambini sono fieri di mostrarsi a vicenda le cose che sanno fare in barca...
Laurent non può fare a meno di andare a fare lavoretti vari dai vicini e di condividere le sue carte nautiche informatiche. In cambio riceviamo una guida della costa delle Baleari e dei consigli sugli scali più belli. Grazie amici!!
Purtroppo è già tempo di salutarsi, ma con la promessa di ritrovarsi presto alle Canarie, a Capo Verde o alle Antille…
Bérangère