Un bello scalo portoghese
Ritroviamo Laurent, Bérangère e i loro due bambini sulla loro barca a vela “Zanzibar”, un Sunshine 36, al largo delle coste portoghesi…
PORTO: “una città dai colori splendenti”
Quando penetriamo nell’estuario del Douro, il sole è appena tramontato.
Le rive s’illuminano poco a poco e arriviamo in pieno centro città, ai piedi dell’impressionante ponte di Dom-Luis costruito da Gustave Eiffel.
È ormai notte, ma l’illuminazione cittadina ci permette di navigare tranquillamente sul fiume. Gli argini sono affollati da decine di vedette passeggeri e di barche tradizionali un tempo usate per trasportare il vino dall’alto Douro fino alle cantine disseminate sulla riva sinistra di Porto.
Dopo qualche minuto, individuiamo un molo piuttosto alto. Ci avviciniamo con prudenza, muniti di lampade per individuare possibili punti d’ormeggio. Scorgiamo una scala, ma dobbiamo fare veloce, la corrente del Douro ci spinge a 3 nodi!
I bambini si sono già addormentati. Ne approfittiamo per arrampicarci sulla scala e ammirare la vista sulla città, in piena effervescenza notturna. Restiamo un attimo lì, rapiti da quello spettacolo.
Stiamo a Porto quattro giorni, a girare per le strade e visitare la città. Ci sono un sacco di cose da vedere, nonché da degustare nelle tante cantine. Ci lasciamo trascinare dall’atmosfera della città… Fantastico!
NAZARÉ: “Tra pescatori e surfisti”
In mancanza di vento, ne approfittiamo per fare scalo e visitare Nazaré. Questo simpatico villaggio di pescatori è famoso anche per aver registrato la più alta onda del mondo: 30 metri. Il fenomeno è spiegato dalla presenza di un canyon sottomarino che modifica il comportamento e la struttura delle onde. C’è chi è tanto pazzo da farci surf!!!
Visitiamo il faro, dove una mostra spiega il fenomeno anche attraverso foto, film e tavole da surf.”
LISBONA: “Una capitale ricca di specialità locali”
Eccoci!! Siamo finalmente arrivati a Lisbona. Possiamo scegliere tra 4 marina. Evitiamo quello centrale, proprio sotto il ponte 25 Aprile (il Golden Gate locale). C’è un rumore assordante, sembra di stare in un alveare, e gli aerei che atterrano a Lisbona si succedono a cadenza folle. Tra l’altro, fa impressione vederli volare così bassi su Lisbona.
Preferiamo andare al marina Parque de Nacoes, più appartato.
Con grande gioia dei bambini, prendiamo ogni tipo di mezzi di trasporto: autobus, metro, tram, taxi, scale mobili…
Facciamo scorpacciate di specialità deI posto: Pastel de Nata, tortine di pasta sfoglia, e Ginjinha, liquore di amarene.
Le temperature cominciano a salire seriamente, visitiamo la città e girelliamo per i vicoli del centro, un po’ troppo affollate. I turisti vengono fermati ogni due passi.ˮ
Bérangère
Al prossimo episodio, rotta verso il Portogallo del sud…