Jeanneau inventa l'attracco a 360° e riconcilia i capitani delle barche a vela con le manovre in porto
Manovrare una barca a vela di più di 12 metri in un porto è uno stress per molti capitani e i loro equipaggi, esperti o no. Anche con un propulsore a prua, la massa, l'inerzia, la sensibilità all'opera morta e alle correnti di queste imbarcazioni rende le loro evoluzioni difficili nei porti spesso piccoli e ingombri delle coste europee. Queste difficoltà possono guastare il piacere di una bella uscita in barca a vela, ma anche far rimandare l'acquisto di una unità più grande.
In collaborazione con il gruppo industriale ZF Marine, una delle aziende leader in materia di fornitura di tecnologie per cambi e trasmission, Jeanneau ha appena concepito un sistema completamente innovativo che rende le manovre in porto un gioco da ragazzi.
Il principio è semplice; il motore è accoppiato ad un sail drive pivotante in grado di ruotare a 360°, che comanda anche il propulsore a prua e la barra è bloccata, l'imbarcazione si pilota con un dito con un semplice joystick.
Può anche compiere evoluzioni a 360°, da qui il nome di "360 Docking[1]", in tutte le direzioni: avanti, indietro, laterale o sbieco, alla velocità desiderata per un attracco in scioltezza.
Un tale sistema è una cosa eccezionale per le grandi barche a vela. E' ormai disponibile come opzione su tutte le Jeanneau superiori a 44'.